giovedì 4 ottobre 2007

a volte ritornano

Mi ero rassegnata a non sentirti. Stavo facendomi forza per non chiamarti nemmeno domani, giorno del tuo compleanno, per farti notare che non ci sono, quando... la tua suoneria, la tua foto sullo schermo del telefono. TU. Che mi stai chiamando.
"allora ti sei proprio offesa" Bè, se non altro te ne sei accorto. Ti sei accorto che non ci sono stata in questi giorni. Non mi dirai mai se ti sono mancata o meno. Come non mi dirai mai se hai voglia di vedermi. Così mi dici. Discutiamo. E' una delle prime volte che lo facciamo da quella famosa volta. Non capisco perchè questo puntiglio. Non capisco perchè "non puoi" dirmelo. Credi di essere più macho, in questo modo? Credi faccia figo essere "l'uomo che non deve chiedere mai"?

Ti chiudo all'angolo. Ti chiedo se non hai mai voglia di vedermi. Cambi discorso. Insisto. Ti infastidisci. Sei proprio piccolo piccolo. Dici che devo essere io a proportelo. Ti rispondo che io non prego nessuno. Con te sono già andata troppo oltre. E che cavolo! Una botta di orgoglio ogni tanto... Ti chiudo un'altra volta. E tu fai di tutto per fuggire via.

Io non sono una di quelle donnicciole che sei abituato a frequentare. Scordatelo. Se ho fatto ciò che ho fatto è stato solo per amore. Ma prima o poi anche il mio amore si esaurirà, se non è nutrito.

E allora si che ti accorgerai della mia assenza.
E allora si che ti mancherò.

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